Asso di Coppe - Magici Tarocchi Calabresi

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Asso di Coppe

I tarocchi in dettaglio
XXV - L'ASSO DI COPPE o di CUORI
L’elemento liquido. L’acqua.

Rappresenta il principio dell’amore, l’amore in origine.
Il cuore come sede dei sentimenti e delle emozioni, come organo dell’intuizione.
Il sapere al di là delle conoscenze scientifiche.
L’Anima cosciente, feconda, illuminata.

Come sorgente di vita è associato all’amore, mezzo di purificazione e rigenerazione.
Simbolo delle Acque superiori e delle Acque inferiori.
L’Asso di coppe assimilabile al Santo Graal, coppa mitica della sovranità che, in riferimento alla psicologia umana, conferma l’importanza della padronanza su se stesso.
Il Graal rappresenta, nella tradizione cristiana, il calice col sangue del Salvatore, la bevanda che nutre e illumina l’anima, il corpo e rende invincibili. Bevanda dell’immortalità.
Le sorgenti come luoghi d’incontri.






Crotone cominciò a coniare moneta propria, in argento, intorno al 540-530 a.C., con la tecnica incusa. Fin dalle prime emissioni la città scelse come simbolo il tripode, legato ad Apollo delfico e ai miti di fondazione della polis, affianca dalla legenda QRO, QROT, QROTO, QROTON e, nel tempo, da simboli accessori come l’airone o il granchio.
Il tripode (in greco: Τρίπος, trìpos da τρεῖς = tre e ποδ-, radice di πούς = piede) era nell'antica Grecia un recipiente a tre piedi che si poneva sul fuoco per scaldare l'acqua (simbolo del focolare domestico). I tripodi venivano offerti come dono agli dei, agli ospiti e agli atleti vittoriosi. I tripodi mostravano grandi varietà di forme ed erano in genere forniti di «orecchie», sorta di anelli che servivano da maniglie.
In Omero ricorrono frequenti menzioni all'offerta del tripode in segno di ospitalità o di elogio o quale premio ai vincitori delle competizioni atletiche.
Il tripode più famoso era quello dell'oracolo di Delfi, sul quale sedeva la Pizia.
Famoso era anche il tripode di Platea, legato alla omonima vittoriosa battaglia, realizzato con la decima parte del bottino sottratto allo sconfitto esercito persiano.







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