Il Papa - Magici Tarocchi Calabresi

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Il Papa

I tarocchi in dettaglio
V - IL PAPA
Influenza solare. Pianeta Saturno. L’etere.
La filosofia, le leggi, la dimostrazione. L’intelligenza analitica.
Istruttore parsimonioso dei figli dell’Arte. Gerofante, ultimo detentore della Scienza degli iniziati.
L’Anima mistica.

Il Papa è l’eredità del Pontifex Maximus, l’imperatore divinizzato, della liturgia romana, è il ponte, l’elemento d’unione tra la vita terrestre e gli dei.
Caricato di tre corone egli regna sul fisico, l’intellettuale e il divino.
Secondo Esiodo anche Zeus estende il suo potere su tre regni: il terrestre, il celeste e l’etere o, la materia, l’anima e lo spirito.

Numero 5, è il numero nuziale dei pitagorici come somma o unione del 2 e del 3, rappresenta la quintessenza ed anche l’etere, quinto elemento essenziale.
È simbolo dell’uomo inscritto nel pentagono e nella corrispondente stella.
Nel contesto spaziale è anche numero della croce formata dai 2 assi e i relativi 4 punti cardinali e dal suo centro. È ermeticamente il luogo della manifestazione.

Dionisio (o Dionigi) fu il venticinquesimo papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa dal 22 luglio 259 al 26 dicembre 268.
In quel tempo i costumi pagani erano normalmente ancora molto diffusi, pratiche più o meno religiose erano usate anche dai battezzati, i riti propiziatori di buon augurio non erano considerati come riti religiosi ed erano celebrati soprattutto nelle campagne.
Già il nome Dionigi o Dionisio (consacrato a Dioniso) ne è rivelatore.
Nacque probabilmente a Terranova da Sibari, in Magna Grecia.
Durante il pontificato di papa Stefano I (254-257) sembra che Dionisio fosse già un presbitero della Chiesa di Roma e come tale prese parte alla controversia sulla validità del battesimo dei lapsi.
San Dionigi papa, colmo di ogni virtù, dopo la persecuzione dell’imperatore Valeriano, consolò con le sue lettere e la sua presenza i fratelli afflitti, riscattò i prigionieri dai supplizi e insegnò i fondamenti della fede.

(Parti del testo biografico di Agostino Amore)

Gli attributi e l’abbigliamento dei primi papi, vescovi di Roma, non erano probabilmente ancora codificati. Qui Papa San Dionigi è rappresentato avvolto in mantello rosso carminio tradizionale dell’aristocrazia romana su una anonima tunica bianca e con un semplice camauro bordato di pelliccia di coniglio.
Calza un paio di guanti rossi cerimoniali o chiroteche che sono conservati nel Museo Diocesano di Reggio Calabria.

La Grotta del Romito è di fondamentale importanza per la preistoria calabrese esso costituisce uno dei più importanti giacimenti italiani del Paleolitico superiore (40.000-10.000 anni fa) e attesta frequentazioni più recenti risalenti al Neolitico europeo (7.000 – 4.000 anni fa).
È importante il graffito di una figura di toro o bos primigenius.
È nell’Arcano V evocato come emblema delle pratiche idolatre pagane imposte ai lapsi dalle autorità romane.

Pigna in ceramica di Seminara
È chiamata ghiandola “Pineale”: proprio perché assomiglia ad una piccola pigna.
Il grande Dioniso, il Bacco Romano, tiene in mano il sacro “Tirso”, ornato da una pigna.
La si trova in cima al caduceo  che è il bastone della sapienza e dell’immortalità, attribuito al dio Ermes/Mercurio e in alchimia è simbolo dei diversi stadi iniziatici.
Il bastone con il cono di pigna, il pastorale, è stato usato anche dai pontefici della chiesa cristiana.
È in principio il segno di distinzione di una elite spirituale e allude al più alto grado d’illuminazione spirituale possibile.

Il ciclo stesso della pigna ha in se un significato esoterico: con la maturazione, la pigna si apre lentamente per rilasciare i suoi semi maturi. Questo processo è il simbolo della espansione della coscienza che accompagna l’apertura della ghiandola pineale e il risveglio del Terzo Occhio.
La pigna è legata all’eternità e all’immortalità e l’abete è un sempreverde




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