La Stella - Magici Tarocchi Calabresi

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La Stella

I tarocchi in dettaglio
XVII - LA STELLA
Influenza sole e venere. Segno dello zodiaco Vergine.

La buona Stella e la cattiva non è una Stella.
Le stelle sono un dono del cielo come la Fede, la Speranza e la Carità e i loro attributi sono le Grazie.
L’uomo non è abbandonato a se stesso.
L’Anima ha appreso ad aspettare con calma che la natura faccia la sua parte nell’Opera.

La Stella è il simbolo del conflitto tra le forze spirituali o della luce e le forze materiali o delle tenebre. Il suo compito è di trapassare l’oscurità non solo come guida fisica e sperimentale, ma anche d’estendere simbolicamente il suo compito sulla notte dell’inconscio.
La Stella è luce che le tenebre non riuscirono a contenere.
La stella Polare è interpretata come trono della divinità superiore, perno e sostegno del creato.
La Stella è anche assimilata all’Angelo in generale ed all’Angelo custode in particolare nel suo ruolo di intermediario tra Dio e gli uomini nel compito d’aprire il cammino verso le sfere superiori del cielo.
I vasi, simbolicamente contenitori di sostanze preziose, versano sul creato e sugli uomini i doni, le Grazie del Cielo e per estensione le tre Cariti, la Coraggiosa, la Brillante e la Gioiosa, rispettivamente interpretate come le tre Virtù teologali, Speranza, Fede e Carità.
Le sette stelle simbolo delle Virtù e l’ottava simbolo dell’Amore, la Stella guida dei Re Magi.

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Numero 17: 17 sono gli elementi indispensabili per il tracciato del tempio, ed anche gli elementi per la costruzione dell’Arca dell’Alleanza.
17 sono le parti della preghiera musulmana.
Riconducibile a 8 e composto dalla somma di 8 (la Giustizia)+ 9 (l’Eremita) = 17

Le terme calabresi si affacciano sul mare cristallino della Riviera dei Cedri dalle spiagge di Acquappesa e Intavolata.
Le acque delle Terme Luigiane sono classificate al livello qualitativo 1° Superiore: ipertermali, con una temperatura naturale di 47 gradi centigradi esse sono sulfureo-bromo-iodiche, con il più alto grado sofidrometrico d’Italia (173 mg/l). Sgorgano da tre sorgenti calde, la Caronte, la Minosse e la Galleria Calda che si trovano alla base della dolomitica “Rupe del Diavolo” e da due sorgenti “fredde”, la Galleria Fredda e la Ferrata. Queste speciali acque termali possono avere effetti altamente benefici.

Francesco Contarino (Reggio Calabria, 7 aprile 1855 - Napoli, 30 gennaio 1933) fu un matematico e astronomo calabrese, oltre a diversi lavori astronomici di routine, elaborò un metodo per determinare la latitudine indipendentemente dai piccoli errori nelle declinazioni delle stelle utilizzate.

Laureato in matematica ed in ingegneria trascorse gran parte della sua vita all'osservatorio astronomico di Capodimonte (40°51’46.3” N 14°15’18.2” E) vi entrò a 22 anni, nel 1877, e di cui fu direttore dal 1910 al 1912.
Fu apprezzato ingegnere dell'ufficio tecnico municipale di Napoli e per alcuni anni fu incaricato del corso di geodesia all'Università di Napoli, in cui era già libero docente di astronomia.
Il suo campo di ricerche fu molto vasto e correlato da molteplici pubblicazioni come sul magnetismo terrestre: “Determinazioni assolute della componente orizzontale della forza magnetica terrestre fatte nel R. Osservatorio di Capodimonte negli anni 1883-1884 e in epoche anteriori, in Atti dell’Acc. Pontart.”, ed anche “Su di un metodo per determinare la latitudine geografica indipendentemente dai piccoli errori delle coordinate delle stelle, in Pubbl. d. R. Osserv. di Capodimonte, Napoli 1897”, oppure “Sull'effetto della deformazione di un fascio di luce sulle misure fotometriche, sulla discordanza fra le distanze zenitali delle stelle osservate per riflessione e direttamente, eseguendo osservazioni meridiane della stella Nova Lacertae.”

La statua femminile d’epoca romana esposta nel museo di Scolacium è l’immagine personificata della dea Fortuna facilmente assimilabile agli attributi della Stella: la dea Fortuna come dispensatrice di benessere era una divinità molo antica, precedente alla fondazione di Roma.

Si perde nella notte dei tempi la tradizione italica della Dea primigenia che è la "nata per prima". Dea Fortuna Primigenia, cioè la prima nata tra gli Dei, cioè colei che nasce per prima e partorisce da vergine tutti gli altri Dei.
Nella religione romana è la Dea del caso e del destino, con attributi in parte di Tiche in parte di Ananke, il cui corrispettivo romano era il Fatum.
Il suo culto si sviluppò con Servio Tullio, il re che più, fra tutti, fu favorito dalla Fortuna e dedicò alla Dea ben 26 templi nell'Urbe, ciascuno con un diverso attributo.
Nella mitologia greca la Fortuna è Tyche ed è la divinità tutelare della fortuna, della prosperità e del destino di una città o di uno Stato. In origine si narra che la Dea greca distribuisse gioia o dolore secondo giustizia, poi, il mito conclude che scandalizzata dall'ingiustizia dei mortali li abbandonasse ritirandosi sull'Olimpo.

Le fonti antiche affermano che esistesse anche una statua della Dea Fortuna rappresentata in procinto di allattare Giove bambino, confermando il lato Primigenio della Dea, come antica Grande Madre da cui tutti gli Dei provengono.


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