Temperanza - Magici Tarocchi Calabresi

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Temperanza

I tarocchi in dettaglio
XIIII - TEMPERANZA
Influenza solare e lunare. Segno dello Zodiaco Acquario.

Il tema del travaso suggerisce l’immagine del lavoro umano come elemento indispensabile per qualsiasi miglioramento.
Simbolo di cambiamenti di vita, delle stagioni, del movimento e dell’evoluzione.
L’ambizione dell’Anima è il bene di tutti.
La vitalità inesorabile e eterna.
L’Anima immortale.

Il desiderio, in tutte le sue espressioni, è motore di vita, ma l’assenza di temperanza porta all’eccesso, all’avidità incontrollata e si trasforma in pericolo fisico e psichico.
L’umile Angelo della Temperanza circoscrive i desideri con la coscienza, non li elimina ma li trasferisce, li attenua verso un giusto mezzo, verso l’equilibrio.
L’individuo prende coscienza che la sua esistenza è inserita in una società, che la sua vita è in relazione alle persone che lo circondano.
La virtù cardinale della Temperanza emerge dalla mitologia nei molti casi in cui essa rappresenta il serpente come flusso del liquido fra le due brocche. È considerato in questo caso come simbolo di metempsicosi e di reincarnazione suggerendo la riflessione che niente si distrugge, ma tutto si trasforma.



Numero 14: due volte 14 giorni sono tradizionalmente i due aspetti complementari della lunazione, calante e crescente.

Lo Stretto di Messina è il punto di unione tra due bacini, lo Ionio a Sud e il Tirreno a Nord, contigui e distinti aventi acque con caratteristiche fisico-chimiche ed oscillatorie differenti. Per queste ragioni, correnti stazionarie e di marea provocano fenomeni idrodinamici particolari.
Succede che quando il Mar Tirreno presenta bassa marea al limite settentrionale dello stretto, il contiguo Mar Ionio, a sud, si trova in fase di alta marea ed il contrario avviene al successivo cambio. Il dislivello può arrivare a 27 cm e provoca il periodico riversamento delle acque di un bacino all’altro. In particolare, in fase di "corrente scendente", da Nord a Sud, le acque tirreniche più leggere e a minore densità scorrono in superficie. All’opposto, al momento della "corrente montante", da Sud a Nord, le acque ioniche più pesanti interessano il centro del bacino affondando sulle acque tirreniche più leggere per versarsi quindi nel Tirreno una volta oltrepassata la sella Ganzirri – Punta Pezzo dove si rileva la minore profondità (80–120 m) e la minore ampiezza (3.150 m) dello stretto.
L’incontro delle due masse d’acqua determina l’insorgenza di una serie di fenomeni che creano spettacolari manifestazioni di turbolenza.
I principali gorghi si formano in punti specifici. Con corrente montante si tratta dei mitologici Scilla e Cariddi: il primo si forma sulla costa calabra, e l'altro a sud di Capo Peloro. Un grosso garofalo formato invece dalla corrente scendente si forma periodicamente davanti Punta S. Raineri, all’imboccatura del porto di Messina.

Per la figura di donna che rappresenta la personificazione della “Temperanza” è adottata una ceramica tanagrina conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.


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