Il Carro - Magici Tarocchi Calabresi

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Il Carro

I tarocchi in dettaglio
VII - IL CARRO
Influenza solare.

Nell’iconografia del Carro si osservano le forze antagoniste padroneggiate e guidate per raggiungere la meta.
Realismo, tutto quello che l’uomo possiede non passa aldilà dell’epidermide.
L’Opera si realizza con metodo lungo la strada dell’Antimonio. Quadrato del Sal Vulgaris.
L’Anima comprende le forze della natura.

Il cocchiere è il trionfatore della luce.
Apollo è solare, Dio di tutte le arti, della musica, della poesia, della medicina, delle pestilenze e della scienza che illumina l'intelletto, ma anche della profezia.

Numero 7 : il numero delle note, come regolatrici delle vibrazioni dispensatrici di vita e di movimento: do (ut), re, mi, fa, sol, la, si.
Sette sono i colori dell'arcobaleno, ovvero il numero di bande di frequenza in cui viene convenzionalmente suddiviso lo spettro visibile: giallo, arancione, rosso, verde, blu, indaco e violetto.
Sette sono i metalli simbolici del percorso di trasmutazione alchemica: piombo, ferro, stagno, rame, mercurio, argento, oro.
7 è il numero della perfezione, è il numero d’Apollo “l’Augusto dio settimo”.
È il numero dello scambio tra alto e basso.
Chiave dell’Apocalisse di san Giovanni.
È il numero totale delle Virtù, le Cardinali e le Teologali, ma anche risultato dell’addizione di 4, la terra, e 3, il cielo.
7 sono i giorni della settimana, simbolo della pienezza del tempo compiuto con il settimo giorno riservato all’omaggio del creato al creatore.
Sette sono in totale le direzioni dello spazio contando il punto centrale.
Septem triones, che in latino significa "i sette tori da traino", nome romano delle 7 stelle del Grande Carro.
Dai Pitagorici fu considerato simbolo di santità.
Secondo questa scuola il 7 era “amitor” (senza madre) in quanto non era un prodotto fattoriale ma generato solo dall’unità.
Veniva considerato “Veicolo di Vita” in quanto formato dal quattro (azione, materia, femminile) più il tre (spirito, sapienza, maschile).

Anassilao di Reggio, (greco: Anaxilas); Reggio Calabria, 500 a.C. circa – 476 a.C., fu tiranno di Reggio Calabria e dello Stretto di Messina.
Anassilao portò Reggio al suo periodo di maggiore potenza politica e militare facendola diventare ricco e importante centro della Magna Grecia.
Il suo nome appare tra i vincitori dei giochi olimpici tra il 500 a.C. ed il 476 a.C. trionfante nella corsa con le bighe.
Nella 73esima olimpiade (480 a.C.), il tiranno di Reggio, vinse anche la competizione nella gara dei carri trainati dai muli sottoponendosi alla legge olimpionica della "Parità dei partecipanti". I suoi successi sono ricordati sulle monete dell’epoca.

La testa di marmo dell’acrolito di Apollo Alaios, (440-430 a.C.) conservato nel Museo Nazionale di Reggio Calabria e trovato a Cirò Marina, a Punta Alice (antica Krimisia) nella cella del tempio di Apollo è impiegato per raffigurare la testa pertinente dell’auriga.
Il baldacchino del carro trionfale è rappresentato dal timpano del tempietto votivo del museo di Locri Epizeferi decorato nelle metope dalle fasi della luna in omaggio ad Artemide o Diana sorella gemella di Apollo.

Laos è una città antica la cui fondazione va attribuita ai Sibariti. La necropoli scoperta nel 1963 sul colle di S. Bartolo nella frazione Marcellina di S. Maria del Cedro risale al IV sec. a.C. ed è dell’epoca in cui era governata dai lucabi. Venne scoperta una tomba di grande importanza, ( 330-320 a.C.) che apparteneva evidentemente ad un membro dell'aristocrazia guerriera. Il reperto eccezionale è un'armatura da parata in bronzo costituita da un elmo di tipo frigio e una corazza a doppia valva decorata a sbalzo sulla quale è rappresentato il disco solare e la testa di un giovane Fauno che è una delle più antiche divinità italiche.

Scettro bronzeo con galletto solare (Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria),

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