L'innamorato - Magici Tarocchi Calabresi

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L'innamorato

I tarocchi in dettaglio
VI - L’INNAMORATO
Influenza del pianeta Urano. Segno dello zodiaco Sagittario.

L’Innamorato è il simbolo del mito dell’uomo.
Dubbio e curiosità. Lotta e antagonismo.
Due strade conducono al successo, una secca e l’altra umida.
Bisogna provare per imparare.
L’Anima sulla via alla ricerca della luce.
Nel Paradiso Terrestre Adamo ed Eva sono dediti alla contemplazione ed hanno una conoscenza sperimentale di Dio. Lo spirito è estraneo ai problemi esistenziali, ma il corpo ha come prima esigenza il suo mantenimento e l’Istinto di sopravvivenza conosce il bene e il male.
Il Corpo propone all’Intelletto il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Dopo il peccato l’incomprensione s’installa, l’Intelletto è prigioniero della ragione, il Corpo è vittima della morte, l’Anima come orfana è schiava della coscienza e su tutto regna il Serpente del dubbio

Numero 6, è il numero fonte di ambivalenza, dei doni reciproci, ma anche degli antagonismi.
È il numero perfetto somma di 1, 2 e 3.
Geometricamente si riferisce all’esagono ed alla stella a sei punte formata da due triangoli equilateri intrecciati in opposizione.
È legato alla creazione che s’è compiuta in sei giorni e nelle sei direzioni.
Nell’antichità il 6 era riservato a Venere Afrodite.

Barlaam Calabro, (Galatro, 1290 - Avignone, 1º-06-1348, è stato un matematico, filosofo, vescovo cattolico, teologo e studioso della musica bizantino. Scrisse, anche, di aritmetica, musica e acustica. Fu uno dei più convinti fautori dell'unità fra le chiese d'Oriente e d’Occidente.
Barlaam studiò e fu ordinato sacerdote nel Monastero greco ortodosso di S. Elia de Capasino in Galatro. Nel 1333, nell'ambito delle trattative per la riunificazione tra le due chiese di oriente e di occidente, venne destinato a difendere le ragioni greche.
Sviluppò le critiche verso l'esicasmo e fu di conseguenza protagonista di una accesa polemica contro i metodi ascetici e mistici.
Il dibattito culminò in un concilio a Costantinopoli nel 1341 dove Barlaam venne costretto a sospendere ogni attacco all'esicasmo.
Nel 1339 fu mandato dall'imperatore Andronico III in missione diplomatica a Napoli, Avignone e Parigi per promuovere una crociata contro i turchi. In quell'occasione costituì delle relazioni e delle amicizie che furono felici di accoglierlo quando decise di lasciare Bisanzio e di aderire alla Chiesa d'Occidente.
Nel 1342 conobbe ad Avignone Petrarca, fu suo maestro di greco, e grazie a Petrarca che si adoperò presso il papa Clemente VI fu nominato vescovo ed ottenne la diocesi di Gerace.
Barlaam fu maestro di greco di Giovanni Boccaccio e attraverso la riscoperta dei testi greci diede un importante contributo al movimento umanista.
Nel 1346 Barlaam venne inviato in missione diplomatica dal papa in un rinnovato tentativo ecumenico che si risolse in un insuccesso.
Morì ad Avignone il 1º giugno 1348.

La Cattedrale cattolica di Cosenza.
è ubicata nel cuore del centro storico e è spiritualmente una mirabile testimonianza del Cristianesimo nei secoli.

Sacro Monastero Ortodosso dei S.S. Elia il Giovane e Filareto l’Ortolano, Seminara (RC).
fondato dall’Imperatore Leone VI il Sapiente; dimenticato per secoli, è stato ricostruito e riaperto ufficialmente il 30 ottobre 2005 da Sua Eminenza Gennadios, Metropolita Ortodosso d’Italia e Malta.
La sua riapertura ha costituito una tappa importante nel cammino di riscoperta delle radici ortodosse e greche del Meridione d’Italia.

Statuetta votiva aurea di Apollo Alaios (Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria) cioè "Apollo che allontana il male". È rappresentato con l’arco che scocca le frecce e il disco solare. Le frecce sono indirizzate al male, alle cattive  considerazioni e la luce solare rileva la verità eliminando i dubbi.
Sono di Apollo delfico alcune riflessioni:
“conosci te stesso”
“abbi misura in tutto”
“guardati dall’esagerazione”
“è disgraziato soltanto colui che non sopporta la disgrazia”
“la sicurezza precede la decadenza”




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